Search This Blog

28.4.10

Interviste: Angelo Naj Oleari, Centro Botanico


Milano, via Cesare Correnti 10. Per essere mercoledì pomeriggio mi sarei aspettata di vedere 3 o 4 signore svogliate della Milano-bene. Invece al Centro Botanico ho trovato anche tante ragazze ed alcuni uomini. Con un interesse in comune: i prodotti naturali.
Chiedo del Signor Naj Oleari e la risposta è: “Angelo?” – quasi fosse uno di casa – “Se ha un appuntamento con lui vedrà che arriva. Dopo pranzo aveva un appuntamento in ufficio ma dall’ufficio di corso Magenta, in bici, ci mette solo qualche minuto”.
Angelo Naj Oleari si presenta subito come pittore fluxus e botanico per passione ma è anche un eco-imprenditore di una fortunata catena di 3 negozi a Milano con insegna Centro Botanico.
Un business di nicchia ma i numeri promettono bene: 3000 visite e 1500 scontrini al giorno.
Il negozio in cui ci incontriamo (l’ultimo, aperto nel 2008) è di 500 metri quadrati, 10.000 referenze e break-even già raggiunto dopo neanche 2 anni.
La chiacchierata non può che iniziare parlando dell’azienda di famiglia, la colorata icona degli anni ’80. “Anche allora producevamo abbigliamento con filati ottenuti da fibre naturali”. E’ evidente però che la vera passione che fa brillare quegli occhi azzurro acceso sono le piante: “Il vecchio Centro Botanico era un laboratorio con l’obiettivo di favorire la nascita dei vivai specializzati. Una volta sono andato al Chelsea Flower Show e mi hanno detto che avrebbero adottato la nostra proposta di classificazione di 600 specie di rose selvatiche. Che soddisfazione!”.
Quando chiedo cosa vende meglio lui fa un po’ di difficoltà: “Sono tutte piante che ci guardano anche dalle confezioni. Dalla frutta all’erboristeria ai giocattoli in legno”.
Poi il Sign. Naj Oleari mi rivela che nell’abbigliamento va bene soprattutto la linea per neonato e che cresce molto il reparto erboristeria, quello in cui il Centro investe maggiormente, esattamente l'1,5% del fatturato. "Abbiamo diversi laboratori tra cui quello di Campinas, in Brasile, dove siamo gli unici produttori di oli essenziali”.
Alla Prodotti Naturali spa ognuno dei 30 soci produce rispettando delle linee-guida aziendali: il prodotto più forte tutela il più debole e così si va avanti tutti insieme. Pochi credevano che il progetto sarebbe filato liscio come l’olio (biologico anche quello, naturalmente) e invece a Milano sembra che il Centro piaccia parecchio! Al momento è l’unica realtà al mondo ad aver messo insieme così tanti prodotti interamente naturali di alimentare, erboristeria, abbigliamento, tessile casa, giocattoli, igiene per la casa e giardinaggio.
Improvvisamente noto che i suoi occhi sono dello stesso colore dei pantaloni che indossa: “Le piacciono?”- mi chiede – “Sono di canapa, tinti con colori naturali: avrebbe detto che li indosso da 25 anni?”. All’alba del suo 65-esimo compleanno Angelo Naj Oleari ha uno sguardo vitale come quello di un bambino. Quale sarà il segreto? Forse la risposta è scritta nelle piante.


20.4.10

111 Navy Chair™ al Salone

Cosa c'entra una sedia di design Emeco con le iconiche bottiglie Coca-Cola?


Emeco e The Coca-Cola Company hanno unito i loro prodotti icona per creare una sedia composta da 111 bottiglie di plastica riciclata.
Ognuna delle 111 Navy Chair™ è composta per il 60% di rPET (polietilene tereftalato riciclato) e da una speciale combinazione di altri elementi inclusi pigmenti e fibra di vetro per garantire resistenza e forza al materiale.
E’ stato stimato che per la produzione delle 111 Navy Chair™ saranno riciclate più di tre milioni di bottiglie di plastica .
Da giugno 2010 le sedie saranno disponibili in esclusivi punti vendita selezionati in tutto il mondo.

11.4.10

Eventi: Fuorisalone...naturalmente a Milano

Ecco gli eventi del Fuorisalone che vi consiglio per la più calda settimana milanese.

Chi?
Milano Green Festival
Dove?
Galleria Venti Correnti, via Cesare Correnti 20
Quando?
dal 13 al 20 aprile dalle 10 alle 22
Cosa?
Mostra evento sui valori della sostenibilità in cui saranno presentati prodotti e servizi green. In programma laboratori sull’eco‐sostenibilità legata ai temi della moda, del design e della tecnologia, conferenze e workshop sul tema dell'ambiente.
www.milanogreen.com/festival


Chi?
Esterni
Dove?
Via Vigevano e stazione di Porta Genova (piazza).
Quando?
Martedì 13 aprile
Cosa?
Public design Festival - Inaugurazione
Installazioni, performance culinaria, concerti...e non solo.
www.esterni.org


Chi?
Centro Lino Italiano
Dove?
Via Montenapoleone
Quando?
Dal 13 al 19 aprile
Cosa?
Luce dal Lino, un raggio verde generato dal meglio dei filati e dei tessuti innovativi in lino europeo interpretato dalla creatività di 50 designer e marchi di prestigio internazionali.
www.centrolinoitaliano.it


Chi?
ISOLA DELLA MODA
Dove?
Isola della Moda, Via Carmagnola, 7 e Frida, Via Antonio Pollaiuolo, 3 - quartiere Isola
Quando?
dal 14 al 19 aprile
Cosa?
MILANO VERDE MODA, evento dedicato alla moda critica che ha come comune denominatore la sostenibilità ambientale.
Una mostra fotografica, Re_PUBLIC FASHION, frutto del progetto del fotografo Alberto Bonardi.
Sabato 17 Aprile dalle ore 17 @ ISOLA DELLA MODA - performance della fashion designer Samanthakhan Tihsler: tecnica dell’intarsio, realizzata direttamente a manichino per creare volumi e drappeggi. A seguire, aperitivo e proiezione delle immagini della mostra all’interno dello showroom.
www.isoladellamoda.net/eventi/fuorisalone-010-milano-verde-moda


Chi?
Asap, as sustainable as possible
Dove?
corso Garibaldi 104
Quando?
dal 14 al 18 aprile dalle 10.30 alle 19.30, 19 aprile dalle 15.30 al 19.30
Cosa?
Presentazione della collezione P/E 2010 di abiti e capi in maglieria progettati da Delfina Capuzzo.
www.asaplab.it


Chi?
Centro Botanico
Dove?
via Cesare Correnti 10
Quando?
dal 14 al 19 aprile, dalle 10 alle 22:30
Cosa?
5° elemento. Realizzazioni di case eco‐tecnologiche non convenzionali, performance di architetture eco e presentazione di prodotti sostenibili.
www.centrobotanico.it


Chi?
Okinawa‐Jacroki
Dove?
via Forcella 2/b angolo Via Tortona
Quando?
dal 14 al 19 aprile, dalle 11 alle 22
Cosa?
Presentazione della partnership con Essent‐il, una linea di sedute realizzata con Jacroki, quella con Barbara Matilde Aloisio per linea di accessori di interior design lavorati a tricot. Il Jacroki è un materiale che nasce dalla rigenerazione di scarti di lavorazione come fibre naturali e cartacee riciclate. www.okinawa.it


Chi?
C.L.A.S.S. Eco-Lounge@ FuoriSalone
Dove?
Via Tortona 20
Quando?
14-19 aprile dalle 10.00 alle 20.00
Cosa?
C.L.A.S.S. (Creativity Lifestyle and Sustainable Synergy) presenta una selezione di idee, edizioni limitate e progetti innovativi, tutti con il focus su materiali eco-friendly e tecniche di riciclo, riutilizzo ed high tech.
www.c-l-a-s-s.org

Interviste: Guya Manzoni, Isola della moda - laboratorio di autoproduzione

Nel quartiere Isola, a Milano, c'è uno showroom originale e innovativo.
Isola della Moda nasce nel 2004 per dare spazio e visibilità a progetti di moda critica, ma anche per supportare giovani stilisti e fashion designer emergenti nello start-up del proprio progetto.
Tutto questo per dimostrare che “un’altra moda è possibile”: una moda che non proviene dall’alto, né da lontano; una moda sensibile all’ambiente, capace di riappropriarsi della capacità di inventare e di creare.
Ne ho parlato con Guya Manzoni: ecco cosa ci siamo raccontate nel corso dell'intervista.

Perchè moda critica?

La moda critica rappresenta una terza branca rispetto alla moda etica e alla moda eco: una moda, insomma, fatta da piccoli stilisti a metà tra il sarto artigiano e la piccola casa di moda.
Le produzioni di moda critica sono realizzate a mano, hanno alla base una ricerca stilistica sui tessuti, possono essere nati dal recupero di tessuti in stock, come quelli di Quincy Torino. Trattiamo anche capi bio, ad esempio quelli di Lavgon, vintage o remake. Il minimo comun denomenatore è comunque l'artigianalità e l'unicità dei capi.

C'è possibilità di riassortimento?
Certo. C'è anche possibilità di customizzare il prodotto. Il tempo di attesa per la consegna del capo va da sette a venti giorni: dipende da quando lo stilista riesce a passare nel laboratorio. Gli stilisti vengono da tutta Italia: da Palermo a Bolzano.

Perchè siete diversi rispetto ad uno showroom tradizionale?
Perchè rispetto ai comuni showroom Isola della moda svolge alche il ruolo di "incubatore" offrendo alle start-up diversi servizi: dallo sviluppo di cartamodelli e campionari al confezionamento, dalla realizzazione di shooting fotografici alla realizzazione e stampa di materiali promozionali, dallo studio dell'immagine coordinata all'organizzazione di eventi ed ufficio stampa.

Quali caratteristiche devono avere i marchi che distribuite e promuovete?
Devono avere un progetto a lungo termine: abbiamo deciso di non accettare dei capi di "artigianato fai da te". Scegliamo invece brand che siano il frutto di "progetti di vita". Come secondo requisito deve esserci anche il desiderio di condivisione e di collaborazione: in questo siamo molto diversi rispetto ad un negozio tradizionale. Parliamo con gli stilisti almeno una volta a settimana: tutto si basa su una profonda conoscenza reciproca e su un rapporto di fiducia. Oltre alla progettualità naturalmente valutiamo anche lo stile e la qualità ma i due requisiti precedenti sono imprescindibili.

Il laboratorio ha sede ad Isola. Quanto conta l'atmosfera del quartiere per l'identità di Isola della moda?
La scelta nel 2004 non è stata casuale. Isola era allora un quartiere molto creativo: pensiamo alla vecchia fabbrica della Stecca degli artigiani. Il vecchio humus creativo è oggi messo in pericolo dai recenti sviluppi urbanistici. Tuttavia una serie di nuove realtà artigiane stanno aiutando il quartiere a ritrovare ed aggiornare la propria identità creativa.

6.4.10

Interviste: Alessandro Butta, Cooperativa La Campana


A Montefiore dell'Aso in un agriturismo da favola vive una comunità di 30 persone che negli anni '80 ha deciso di lasciare il Nord Italia per trasferirsi nelle splendide colline marchigiane. Con un obiettivo: vivere serenamente ed in maniera eco-sostenibile. Così nasce La Campana, una cooperativa agricola coinvolta in molte attività: ristorazione, produzione enogastronomica e di energia pulita, allevamento di pecore, coltivazione di piante tintorie.

Ogni persona collabora per il sostentamento della collettività utilizzando al meglio le proprie competenze: la semina dei campi, la potatura delle piante, il raccolto, la tosatura delle pecore, la tessitura della lana, la tintura naturale della lana e del cotone. Alessandro Butta è specializzato in quest'ultima attività.


Quando inizia l'avventura della tintura naturale?

Nel 1995 con il Progetto Cilestre portato avanti insieme all'Università di Bologna, la C.I.A. Marche (Confederazione Italiana Agricoltura), l'ASSAM (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche) e l'Oasi San Benedetto - Museo dei Colori Naturali Delio Bischi a Lamoli (PU). Il progetto era finalizzato alla coltivazione e alla determinazione dei parametri di coltivazione del guado.

Perchè una coltivazione di guado nelle Marche?
Grazie alle scoperte di Delio Bischi che trova alcune ruote delle vecchie "macine da guado" nel territorio di Montefelto, è stata rintracciata, nelle Marche e non solo, una filiera strategica del guado. Dal 1200 ad oggi il guado accompagna la storia d'Europa (con una lunga interruzione per il successo dell'indaco). Il colore più venduto nel tessile è il blu e la bandiera europea è del colore del guado.


Puoi dirci quali sono i vantaggi dei colori naturali rispetto ai colori sintetici?
Esiste un vantaggio estetico ed un vantaggio ambientale.
Partiamo da quello estetico. I colori naturali sono policromi e vibrano maggiormente a seconda di come la luce viene riflessa. Sono più profondi, più mutevoli e più cangianti dei colori sintetici.
Il secondo vantaggio è l'eco-compatibilità, intesa come la compatibilità (degli scarti di lavorazione e dello stesso tessuto colorato) con l'ambiente circostante.

Quali sono i sistemi di tintura che portate avanti a La Campana?
Sono molti. Ogni pianta tintoria ha bisogno di uno specifico sistema: per la robbia serve l'immersione e si utilizza un sale di metallo per il fissaggio; per il guado è necessario togliere l'ossigeno dal bagno perchè diventi solubile e perchè si effettui la riduzione; per il rovo e l'eucalipto c'è la fermentazione.
Da tempo nella cooperativa portiamo avanti una ricerca sulla tintura naturale che negli ultimi anni ha suscitato l'interesse di alcune aziende.

Quali sono le aziende vostre clienti al momento?
Collaboriamo prevalentemente con piccole aziende tessili artigiane, con l'Associazione Coordinamento Tessitori, il lanificio Cariaggi e l'azienda Arcadia (marchio Dondup) che nel 2009 ha lanciato Essentia, una linea di abbigliamento casual e denim di cotone organico colorato con tinture naturali.

3.4.10

Eventi: Luce dal Lino, Milano

Dal 13 al 19 aprile, Via Montenapoleone sarà illuminata da Luce dal Lino , un raggio verde generato dal meglio dei filati e dei tessuti innovativi in lino europeo interpretato dalla creatività di 50 designer e marchi di prestigio internazionali.
La gamma dei verdi deriva dalla “Linen Directions” primavera/estate 2011 Rinascimento, cahier di tendenza edito da CELC Masters of Linen.
Dientro all'organizzazione dell'evento c'è il Centro Lino Italiano, un consorzio promozionale a cui aderiscono oggi circa 45 aziende (filature, tessiture biancheria / arredamento e tessiture abbigliamento, aziende di nobilitazione tessile, centri di ricerca, etc.), tra le più rappresentative del settore tessile liniero italiano ed europeo.
Il Centro, istituito allo scopo di gestire azioni promozionali e di tutela della qualità dei tessuti di puro e misto lino, è depositario per l'Italia del marchio di qualità MASTERS OF LINEN.