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24.12.12

Merry Eco-Christmas from Bio-Fashion!

Dopo l'avventura del libro "L'impresa moda responsabile. Integrare etica ed estetica nella filiera" in uscita a febbraio 2013 (vi aggiornerò a brevissimo...!!!) nel 2013 Bio-Fashion torna con tanti post con notizie ed interviste sul tema del lifestyle eco-sostenibile.
Per ora godiamoci la meritata pausa natalizia: Merry Eco-Christmas a tutti voi!
After the adventure of the book "L'impresa moda responsabile. Integrare etica ed estetica nella filiera" that will be published in February 2013 (stay tuned...!!!) from January 2013 Bio-Fashion will come back with news and interviews on eco-sustainable lifestyle.
Let's now enjoy the Christmas break: Merry Eco-Christmas to you all!

10.12.12

Slow food@Eataly in Rome

Se non ci siete ancora stati vi consiglio di vivere l'esperienza (lo è davvero!!) di un pranzo "slow-food" a Roma nel negozio di Eataly.
In attesa del ristorante milanese...
If you still haven't tried I suggest you to live the experience (it really is!!) of a "slow-food" lunch at Eataly in Rome!
Waiting for the restaurant in Milan...

18.10.12

Eventi: Sane e Buone Abitudini

Unilever Food Solutions con RADIO presenta

Sane e Buone Abitudini
venerdì 19 ottobre | ore 19 - 23
RADIO c/o Circus Gallery | via pestalozzi, 4 Milano

Nutrizione attraente per contribuire a combattere l’obesità.
Un percorso tematico e interattivo per entrare in contatto con vari aspetti dell’alimentazione e scoprire le tante piccole azioni che si possono fare per rendere l’alimentazione più sana ed attraente.

PROGRAMMA
H 19
OPENING + APERITIVO DI BENVENUTO
H 19.30
SPEECH: UFS PROJECT
H 20.15
ESPLORAZIONE ALLESTIMENTO E FOOD KIT
H 21
FABIO BONELLI MUSICA DA CUCINA
H 22
PARTY

INFO
RADIO
Via Pestalozzi, 4 Milano
Circus Gallery
Via Pestalozzi, 4 Milano

CONTATTI
info@radio-lta.com

28.9.12

Auteurs du Monde: la moda sostenibile di Altromercato



So Critical So fashion
è stato palcoscenico del lancio di una novità della moda sostenibile che farà parlare di sè: Auteurs du Monde, la nuova collezione di Altromercato firmata Marina Spadafora.
Eccomi in una foto con Marina Spadafora e Gabriella Ghidoni all'apertura del salone.
I capi e gli accessori moda sono realizzati interamente con tessuti e materiali equo e solidali che ricordano i colori della terra. Ogni pezzo è confezionato a mano.
Marina Spadafora ha creato modelli preziosi, unici, nei quali le scelte estetiche privilegiano tagli semplici e allo stesso tempo femminili ed eleganti. I tessuti, di alta qualità, sono realizzati esclusivamente con fibre naturali e green-oriented.
Ciò che distingue Auteurs du Monde è la confezione rigorosamente artigianale, fatta nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
Sono storie da indossare, ogni abito è una lettera da recapitare a chi l’acquista. La collezione è creata da centinaia di abilissimi artigiani, molto spesso donne, che abitano nei villaggi asiatici, in America Latina ed Africa: Sanita in Nepal, Trupti a Mumbai, Mala in India, Shoba a Mauritius, Rojina a Kathmandu, Lan in Vietnam, Anup in Nepal, Wasala in Sri Lanka...
Altromercato ha selezionati questi "autori" per l’abilità artigianale e perché questi partner sono a loro volta impegnati nel sociale, attenti a rispettare le tradizioni, le persone impiegate e l’ambiente.
Con le collezioni moda Auteurs du Monde si impegna a tutelare e proteggere le strade della tradizione aggiungendo innovazione e modernità.
Parte della collezione Autunno Inverno di Auteurs du Monde è stata realizzata dagli artigini della Kumbeshwar Technical School in Nepal.
Questa organizzazione è stata fondata nel 1983 con lo scopo di assistere i “pode”, la casta più bassa, privata dell’educazione e della possibilità di partecipare alle attività religiose. Situata nella valle di Katmandu, gestisce una scuola elementare e il Vocational Training Center che fornisce corsi di falegnameria, tessitura, lavoro a maglia per donne, uomini e giovani in condizioni svantaggiate. Le mamme mentre lavorano possono affidare i loro piccoli al Day Care Center dell’organizzazione.
Dalle loro mani nascono cappottini e cardigan in lana, realizzati ai ferri o all’uncinetto con tecniche che richiedono particolare abilità e molte ore di lavorazione per ogni singolo capo.
Ecco un'immagine della collezione Autunno Inverno prodotta a mano da Kumbeshwar.





23.9.12

Caffè T-shirt @ So critical so fashion

Avete mai immaginato una maglietta con una stampa al caffè o al sapore di carote&curry? Bene, oggi a So critical so fashion l'ho trovata!
I tre ragazzi ideatori di Altriluoghi hanno davvero avuto un'ideona...
Il loro sito e-commerce parla di Caffè T-shirt – printed with coffee ink!: una T-shirt BIO stampata a mano con l’esclusivo inchiostro di caffè formulato con un’elevata percentuale di leganti vegetali per un’esperienza straordinariamente naturale e tutta Made in Italy. La T-shirt è in finissimo jersey di cotone biologico non tinto non sbiancato, ma non immaginare il solito triste giallino ecrù!
Ed ecco Orti-sta. Printed with carrot juice ink!: la t-shirt Orti-sta dell’Orto di Michelle. Blog dedicato ai lati inaspettati e fascinosi dell’orto. Il cotone si fa biologico, lo stilista orti-sta, i semi si impastano nella carta riciclata e il cartellino si pianta direttamente in vaso o nel terreno. La carota diventa succo e si trasforma in inchiostro, la vecchia maglietta in etichetta. E’ la t-shirt dell’orto per l’orto! Dalla moda all’orto e viceversa.

19.9.12

Coming up: so critical so fashion



My London Fashion Weekend


I spent my last week-end in London to participate in some events of the London Fashion Week.
Here is my sustainable schedule:
1. Henrietta Ludgate event with Orsola De Castro and Veronica Crespi - Rewardrobe

2. Estethica - LFW at Somerset House

3. Fashion shows

4. Dover Street Market and Uniqueness Pop-up store
Watch the video

5. Ecoluxe

Tu&Tu




4.9.12

Interviewing Fairtrade Foundation


Few days ago in London I had the chance to interview Rachel Hearson, Account Manager
of Fairtrade Foundation UK about the topic of fair trade.

FR: How have environmental standards been covered by Fair Trade standards? Which is the difference between “sustainability” and “fair trade”?
RH: Fair trade is part of the broader concept of sustainability and focuses on the start of the supply chain, especially on the needs of small farmers.
Fair trade is about better prices, decent working conditions, local sustainability, and fair terms of trade for farmers and workers in the developing world.

FR: What is Fairtrade Foundation and its mission?
RH: The Fairtrade Foundation is the independent non-profit organisation that licenses use of the FAIRTRADE Mark on products in the UK in accordance with internationally agreed Fairtrade standards.
The Foundation was established in 1992 and is the UK member of Fairtrade Labelling Organisations International (FLO), which unites 21 labelling initiatives across Europe, Japan, North America, Mexico and Australia/New Zealand as well as networks of producer organisations from Asia, Africa, Latin America and the Caribbean.

Our mission is to work with businesses, community groups and individuals to improve the trading position of producer organisations in the South and to deliver sustainable livelihoods for farmers, workers and their communities by –
• being a passionate and ambitious development organisation committed to tackling poverty and injustice through trade
• using certification and product labelling, through the FAIRTRADE Mark, as a tool for our development goals
• bringing together producers and consumers in a citizens’ movement for change
• being recognised as the UK’s leading authority on Fairtrade
The cotton issue was introduced in 2005 with the idea to have impact firstly on the cotton farmers, then on the producers.

Watch the video-interview:

3.9.12

Unforgettable experience @ People Tree!

As some of you may know, this Summer I decided to keep me busy and stay in London for a project on the market potential of EU countries. I carried our a study for People Tree, a responsible fashion company and I had the pleasure to work with very competent managers and the successful and multi-award winning entrepreneur Safia Minney (see photo above).

Once in a while People Tree organizes a sample sale and events in its BrickLane showroom to discuss about sustainable fashion. I had the chance to participate to one of them about the relationship between aesthetics, women and sustainability.

It was interesting to notice that one of the main topics arising from the audience was the importance of the NARRATION OF STORIES and TRACEABILITY: another evidence that the fashion consumer is really changing!


Thanks everyone @ People Tree for this wonderful experience! ;)

28.8.12

Interview with Ilaria Pasquinelli

Qualche giorno fa allo Spitafields market ho incontrato un' amica, Ilaria Pasquinelli, per discutere di moda responsabile.
Ilaria è codirettrice e cofondatrice di texƧture Limited con sede a London.
texSture opera nel tessile moda supportando le aziende a tutti i livelli della supply-chain ad assicurare il loro futuro riconoscendo e superando i loro rischi e creando valore per tutti gli stakeholder attraverso l'innovazione del design, della produzione, del marketing e del sourcing.

FR: Da dove occorre che le aziende partano per impostare una strategia che crei valore per tutti gli stakeholders?
IP: E’ importante mappare prima di tutto le necessità e gli interessi dei vari stakehoder. E' necessario comprendere se ci sono interessi contrastanti e in competizione, quali invece sono complementari e dove si possono quindi creare sinergie. Alcuni interessi/bisogni possono semplicemente essere paralleli, quindi non sussistono, in questo caso, né contrasti né possibili sinergie. Una volta mappato tutto questo è necessario dare delle priorità, sicuramente tenendo in considerazione che i contrasti ed i conflitti possono avere un impatto importante sull'azienda, sui suoi prodotti e quindi sulla sua situazione finanziaria, quindi può essere prioritario studiare una strategia per risolverli. Una volta risolti,idealmente i contrasti dovrebbero essere prevenuti.
Per fare questo è necessario un cambiamento culturale in azienda altrimenti si tende solamente a gestire crisi e conflitti.

FR: Quali sono gli strumenti?
IP: Gli strumenti di management sono appropriati e, per la risoluzione dei conflitti, è importante che gli stakeholder trovino una soluzione (ad esempio attraverso riunioni mediate da persone dell'azienda. Multi-stakholder groups e meeting possono essere una soluzione e tutto deve essere condotto con responsabilità e trasparenza in modo da creare empowerment e coinvolgere le parti nelle decisioni importanti fin dall'inizio.
Gli interessi da rispettare sono quelli degli stakeholder e dell'azienda.

FR. Quali sono i costi?
IP: Fra i costi dobbiamo considerare certamente il tempo, il rilascio di potere e controllo da parte dell'azienda. Ci sono anche molti benefici che alcune volte sono difficili da misurare come la riduzione del turnover dei dipendenti, il goodwill della comunità nella quale l'azienda opera (la mancanza di goodwill ed approvazione può alcune volte portare l'azienda a non potere più operare), la possibilità di essere pionieri ed innovativi che può essere alla base del vantaggio competitivo ecc..

FR: Come si misurano i risultati?

IP: E’ necessario avere una baseline che deve guidare l'azienda nella determinazione degli obiettivi e nella misurazione dei risultati con gli strumenti di management classici (es. Puma Environmental profit and loss account).

Guarda la video-intervista:

8.8.12

The other side of London

Have you ever seen in the same city farmers markets, charity shops, African fashion shows, vintage shops, street art ... and much more? Well, this is London. Avete mai visto nella stessa città farmers markets, charity shops, sfilate africane, vintage shops, street art...e molto altro? Bene, questa è Londra.
FarmersMarket
VintageShop "Pelicans&Parrots"in Stoke Newington road, Dalston
CharityShop "Traid"
Hijab Vuitton
AfricanFashionShow@Spitafields Market
The Conscience Collection Blog Launch

31.7.12

Humanity in Fashion Award 2013 by Hessnatur

Are you a designer green-addicted? Then you are the right participant for the "Humanity in Fashion Award". The winner will receive a prize of €25,000 ($36,000) and an exclusive contract to create a women’s capsule collection for Hessnatur, the largest brand of ecological and ethical fashion in Germany. All applications must be sent in by February 15, 2013. Download the rules in English here and find more info at http://www.humanity-in-fashion-award.com/en/

9.7.12

illycaffè: Food for (good) thought

E' stato un onore intervistare Andrea Illy, Presidente ed Amministratore Delegato di illycaffè, una delle migliori best practice nella CSR! Ecco a voi un estratto esclusivo.
FR: Perché illycaffè può essere considerata un’azienda responsabile? AI: illycaffè ha deciso di perseguire la triplice “sostenibilità”: -Economica, ovvero perseguita attraverso di creazione di valore condiviso equamente tra tutti gli stakeholder. Questo significa ad esempio pagare adeguatamente fornitori e lavoratori garantendo un ottimo rapporto qualità/prezzo per il consumatore. Ciò rappresenta un comportamento responsabile da parte dell’impresa: massimizzare il profitto a danno degli stakeholders comporterebbe invece un grave danno alla reputazione. -Sociale. La crescita (sociale ed individuale) è perseguita attraverso la conoscenza. A questo proposito illycaffè ha deciso di creare l’ Università del Caffè con corsi destinati a fornitori, esercenti e consumatori. Oltre 85.000 persone in 12 anni hanno frequentato i suoi corsi. Grazie all’Università del caffè i margini degli esercenti e la qualità dei fornitori aumentano e cresce anche la soddisfazione dei consumatori, che ampliano la propria cultura del caffè diventando “intenditori”; -Ambientale, perseguita attraverso il rispetto per l’ambiente che si esemplifica nel triplice imperativo di “non inquinare, non sprecare, utilizzare materie prime rinnovabili, ove possibile”.
Etiopia. Foto di Elisabetta Illy FR: illycaffè ha deciso di essere una stakeholder company: ciò significa che la sua priorità non è più solo quella dell’azionista ma piuttosto di tutti gli stakeholder. Può indicarci la gerarchia prescelta e le motivazioni? AI: Ecco la nostra gerarchia e le motivazioni: 1- consumatore, la cui soddisfazione è il nostro obiettivo finale; 2- cliente, nostro partner nel servire il consumatore finale; 3- collaboratore, senza la cui professionalità e la cui passione nulla potrebbe esistere; 4- fornitore, partner per la qualità del processo produttivo e del prodotto finale; 5- comunità in senso allargato rappresentata da comunità locale, clienti e fornitori; 6- azionista al servizio dell’impresa.
Brasile. Foto di Maurizio Cargnelli FR: Quali sono le azioni più rilevanti di illycaffè per garantire la sostenibilità ambientale? AI: Le azioni sono molteplici, ne cito solo alcune. Nei Paesi d’origine, l’azienda promuove tecniche innovative di agricoltura a basso impatto ambientale grazie all’adozione di processi compatibili con la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza alimentare, e grazie alla riduzione dell’uso di prodotti di sintesi al minimo possibile. Dal risparmio energetico, al riciclo dei rifiuti, a nuove tecniche di lavaggio, illycaffè continua a investire per ridurre l’impatto ambientale. La squadra di agronomi di illycaffè mette queste tecniche a disposizione dei produttori tramite corsi organizzati dall’Università del Caffè e con visite alle aziende agricole. In Brasile, illycaffè ha lanciato un programma finalizzato a individuare le migliori pratiche sostenibili. Grazie ai corsi dell’Università del Caffè, facendo visita in loco con i suoi agronomi, con il “Manuale delle migliori pratiche di coltivazione”, illycaffè di fatto promuove l’adozione delle tecniche agricole migliori e più adatte ad ogni ecosistema e riconosce un premio ai produttori che hanno fatto del proprio meglio per adottarle. Sempre in Brasile, illycaffè contribuisce alle attività dell’ Istituto Terra, un’organizzazione no-profit fondata nel 1998 per volontà di Sebastiao e Leila Salgado, che si ripromette di risanare, tutelare e preservare alcune aree di Mata Atlantica, uno dei cinque ecosistemi più importanti al mondo. Lo stabilimento di produzione nel 2003 ha ottenuto la certificazione ISO 14001, che garantisce la gestione del sistema di gestione ambientale. Nel 2004 ha aderito volontariamente all’applicazione del Regolamento EMAS, riguardante la definizione di un sistema di ecogestione ed audit finalizzato al miglioramento dell’efficacia ambientale sull’organizzazione. Nel 2012 illycaffè ha implementato a Trieste due nuovi impianti che impiegano energie rinnovabili: un sistema a pannelli fotovoltaici tra i più estesi del Nord Italia e, pioniera tra le aziende torrefattrici, un impianto che utilizza il recupero del calore prodotto dai camini delle tostatrici per la produzione di riscaldamento. Grazie a questi nuovi interventi, lo stabilimento di Trieste sarà autonomo per quanto riguarda il riscaldamento e la produzione di acqua calda e avrà un risparmio energetico di quasi il 20% in un anno.
Per essere sostenibili è necessario tramutare tutte le attività d’impresa e creare valore attraverso quelle (generazione di valore). Abbiamo voluto formalizzare questa visione rivolgendoci a DNV Business Assurance, ente di certificazione leader di mercato. Visto che non esiste una normativa internazionale Illycaffè ha deciso di introdurre un protocollo innovativo, quello del “responsible supply chain”, una certificazione della solidarietà economica, sociale ed ambientale. Dopo 2 anni la supply chain è stata certificata: nel 2011 illycaffè è la prima azienda al mondo ad avere ottenuto da DNV Business Assurance la certificazione “responsible supply chain process”. La certificazione rappresenta un’ulteriore garanzia per gli stakeholder. A giungo 2012 è stato inoltre pubblicato un Sustainable Value Report annuale, una sorta di bilancio sociale improntato sulla creazione di valore, che tutti possono consultare a questo link.
FR: Quali sono le azioni più rilevanti di illycaffè per garantire la sostenibilità del tessuto sociale? AI: La filosofia di illycaffè ha dimostrato che le azioni di un’azienda possono avere un impatto decisivo e determinante sul tessuto sociale delle nazioni produttrici e che la consapevolezza del valore della qualità può servire a controbilanciare gli effetti negativi di imprevedibili trend di mercato. Ad esempio in Brasile illycaffè abbiamo poi inaugurato il Clube illy do Café, un programma di fidelizzazione tramite il quale i produttori sono in grado di scambiarsi esperienze, competenze e punti di vista. L’azienda è consapevole che ogni Paese ha proprie peculiarità e una specifica situazione socioeconomica, di cui tiene sempre conto collaborando con i produttori. illycaffè ha pertanto sviluppato varie iniziative che garantiscono uno sviluppo sostenibile e la qualità del prodotto attraverso il sistema dei Premi di Qualità illycaffè (introdotto nel 1991) che riconosce agli agricoltori che hanno ottenuto i chicchi della qualità migliore premi in denaro. Da quando è stato istituito il premio, oltre diecimila produttori di caffè hanno partecipato ai Premi. Inoltre, anno dopo anno, illycaffè contribuisce allo sviluppo della comunità caffeicola locale.