Pino Grasso Exposition, Palazzo Marino Feb.25
Alessandra Marchi fashion show @ Treno Meneghino, Feb 26
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Welcome to Bio-Fashion, the blog about eco-fashion and eco-lifestyle where you can read news and interviews with companies, associations and opinion leaders.
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27.2.11
Photo-reportage: My Milan Fashion Week, Feb25-1March
25.2.11
Fairs: FA' LA COSA GIUSTA! 2011
From March 25 to 27 in Milan - fieramilanocity - there is FA' LA COSA GIUSTA! 2011
This year a special section will be completely devoted to food: not only organic or biodynamic producers with a short chain or zero km, but also recipes to combat wastefulness and interactive routes to discover our culinary products.
Of course there is also room for criticism and sustainable fashion, with its glamorous recycling, sewing and environmental laboratories to carry out its self wardrobe.
"Critical Fashion" will host actors that combine small-scale handcraft and social work.
FA' LA COSA GIUSTA! 2011
from Friday 25 to Sunday, March 27
fieramilanocity, viale Scarampo 14, Milano (MM1 Lotto Fiera)
Halls 2 and 4 - Scarampo
Dal 25 al 27 marzo a Milano - fieramilanocity - c'è FA' LA COSA GIUSTA! 2011
Quest'anno la grande protagonista sarà l'alimentazione, con una sezione speciale completamente dedicata al cibo: non solo agricoltura biologica o biodinamica, produttori a filiera corta o a km zero, ma anche ricette contro lo spreco e percorsi interattivi alla scoperta dei nostri prodotti culinari.
Naturalmente ci sarà spazio anche per moda critica e sostenibile, con il suo riciclo glamour, la sartoria ecologica e i laboratori per realizzare da sé il proprio guardaroba.
La sezione Critical Fashion ospiterà realtà che uniscono il lavoro sociale alla creazione artigianale.
FA' LA COSA GIUSTA! 2011
da venerdì 25 a domenica 27 marzo
fieramilanocity, viale Scarampo 14, Milano (MM1 Lotto Fiera)
padiglioni 2 e 4, ingresso da Porta Scarampo
Labels:
Critical Fashion,
Fa' la cosa giusta 2011
20.2.11
15.2.11
Events: L'Oréal Cosmetique Active_bloggers week-end
That of February 12-13 for many Italian bloggers who write about cosmetics has been a relaxing and interesting week-end thanks to L'Oréal Cosmetique Active division: we talked about of some hot topics such as prevention of skin aging, environmental sustainability, the revolution of retail formats. For example did you know that the pharmacy channel in the last three years has been performing better than all other channels? (pharmacy: +3.7% 2010vs2009; mass market: -2.2% 2010vs2009, perfumery: +0.7% 2010vs2009; coiffeur: +0,1% 2010vs2009)*. The pharmacy - even for natural and organic products - is becoming the main point of sale for health-conscious consumers who care about environmental protection as well.
For those of you who share with me the strong interest in cosmetics here are some interesting blogs and sites:
thinkprettyplease.blogspot.com
www.roseinthewind.com
www.makeupworld.it amelieinbeauty.blogspot.com
* Sources: IRI for mass market and coiffeur, IMS for pharmacy, NPD for perfumery
Quello del 12-13 febbraio per molte bloggers italiane che si occupano di cosmesi è stato un w-e all'insegna del relax e dell'approfondimento grazie alla divisione Cosmetique Active L'Oréal. Abbiamo parlato di alcuni temi caldi come la prevenzione dell'invecchiamento della pelle, la sostenibilità ambientale, la rivoluzione dei format distributivi. Ad esempio sapevate che il canale farmacia negli ultimi 3 anni ha performato meglio di tutti gli altri canali? (farmacia: +3,7% 2010vs2009; mass market: -2,2% 2010 vs 2009; profumeria: +0,7% 2010 vs 2009; coiffeur: +o,1% 2010 vs 2009)*. Insomma la farmacia - anche per i prodotti bio e naturali - sta diventando il punto vendita "di fiducia" per consumatori attenti alla propria salute e alla tutela dell'ambiente.
Per chi condivide con me un particolare interesse per la cosmesi e vuole saperne di più ecco qualche suggerimento:
thinkprettyplease.blogspot.com
www.roseinthewind.com
www.makeupworld.it amelieinbeauty.blogspot.com
*Fonti: IRI per mass market e coiffeur, IMS per farmacia, NPD per profumeria
Labels:
Beauty,
Organic cosmetics,
Trends
Events: II Openday @ Made in MA.GE
Made in Mage means temporary reuse, urban regeneration, knowledge and space sharing, territorial and social change linked to new forms of work.
The project Made in Mage wants to promote and support the artisan and creative-related issues of sustainable fashion and design, encouraging the reuse of empty or underused buildings.
Saturday, February 19 the second Open Day will be held on at the Ex Magazzini Generali Falck (Viale Italia 548, Sesto San Giovanni).
Made in Mage significa riuso temporaneo, rigenerazione urbana, condivisione di spazi e saperi e ricaduta sociale e territoriale di nuove forme del lavoro.
Il progetto Made in Mage ha scopo di promuovere e sostenere le realtà artigianali e creative legate ai temi della moda e design sostenibile, incentivando il riuso di edifici e spazi vuoti o sottoutilizzati.
Sabato 19 febbraio si svolgerà il secondo Open Day presso gli Ex Magazzini Generali Falck (Viale Italia 548, Sesto San Giovanni).
Clean Clothes Campain
The Clean Clothes Campaign has appealed to the producers of jeans and governments to stop the blasting of denim. Blasting (sandblasting) is a technique based on "shooting" the sand on the fabric of the jeans to give them a more "experienced" and therefore more attractive. This technique is often carried out in small laboratories in countries such as Bangladesh, Egypt, China, Turkey, Brazil and Mexico, where almost all jeans sold in Europe are made. But the use of sandblasting is endangering the lives of thousands of workers that, breathing silica dust present in the sand, have the risk of contracting an acute form of silicosis, a fatal disease.
For this reason, the Clean Clothes Campaign (CCC) in collaboration with the Committee of Solidarity of Workers in Turkey Blasting (Sandblasting of Labourers Solidarity Committee), asked producers of jeans to ensure that the blasting is removed from the production process, and launches a viral campaign to put pressure on the Italian fashion houses that use this technology in their products.
For additional info visit: http://www.abitipuliti.org
La Clean Clothes Campaign ha lanciato un appello ai produttori di jeans e ai governi per fermare la sabbiatura del denim. La sabbiatura (sandblasting) è una tecnica che consiste nello "sparare" getti di sabbia sul tessuto dei jeans, per dare loro un aspetto più "vissuto" e quindi più accattivante per il mercato. Questa tecnica viene spesso eseguita in piccoli laboratori dell'economia sommersa nei paesi produttori di jeans come il Bangladesh, l'Egitto, la Cina, la Turchia, il Brasile e il Messico dove quasi tutti i jeans venduti in Europa sono prodotti. Ma l'utilizzo della sabbiatura sta mettendo in grave pericolo la vita di migliaia di lavoratori, che respirando la polvere di silice presente nella sabbia, rischiano di contrarre una forma acuta di silicosi, malattia polmonare mortale.
Per questo la Clean Clothes Campaign (CCC), in collaborazione con il Comitato di Solidarietà dei Lavoratori della Sabbiatura in Turchia (Solidarity Committee of Sandblasting Labourers), chiede ai produttori di jeans di garantire che la sabbiatura sia eliminata dalla filiera produttiva, e lancia una campagna virale per fare pressione sulle case di moda italiane che utilizzano questa tecnica nelle loro produzioni.
Per maggiori informazioni visita: http://www.abitipuliti.org
For this reason, the Clean Clothes Campaign (CCC) in collaboration with the Committee of Solidarity of Workers in Turkey Blasting (Sandblasting of Labourers Solidarity Committee), asked producers of jeans to ensure that the blasting is removed from the production process, and launches a viral campaign to put pressure on the Italian fashion houses that use this technology in their products.
For additional info visit: http://www.abitipuliti.org
La Clean Clothes Campaign ha lanciato un appello ai produttori di jeans e ai governi per fermare la sabbiatura del denim. La sabbiatura (sandblasting) è una tecnica che consiste nello "sparare" getti di sabbia sul tessuto dei jeans, per dare loro un aspetto più "vissuto" e quindi più accattivante per il mercato. Questa tecnica viene spesso eseguita in piccoli laboratori dell'economia sommersa nei paesi produttori di jeans come il Bangladesh, l'Egitto, la Cina, la Turchia, il Brasile e il Messico dove quasi tutti i jeans venduti in Europa sono prodotti. Ma l'utilizzo della sabbiatura sta mettendo in grave pericolo la vita di migliaia di lavoratori, che respirando la polvere di silice presente nella sabbia, rischiano di contrarre una forma acuta di silicosi, malattia polmonare mortale.
Per questo la Clean Clothes Campaign (CCC), in collaborazione con il Comitato di Solidarietà dei Lavoratori della Sabbiatura in Turchia (Solidarity Committee of Sandblasting Labourers), chiede ai produttori di jeans di garantire che la sabbiatura sia eliminata dalla filiera produttiva, e lancia una campagna virale per fare pressione sulle case di moda italiane che utilizzano questa tecnica nelle loro produzioni.
Per maggiori informazioni visita: http://www.abitipuliti.org
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