Fashion Revolution nasce in Gran Bretagna da un’idea di Carry Somers e Orsola De Castro, pioniere del fair trade, per ricordare l’anniversario della strage di Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, dove il 24 aprile 2013 il crollo del polo produttivo tessile hanno perso la vita 1133 operai e oltre 2500 persone sono rimaste ferite.
In Italia la campagna è coordinata dalla stilista Marina Spadafora e sostenuta da Altromercato, la maggiore organizzazione del Commercio Equo e Solidale attiva nel nostro paese, e da Actionaid, organizzazione che lavora in Italia e nel mondo per contrastare le cause di povertà e dell’esclusione sociale.
Sarà questa un’importante occasione per promuovere una maggiore consapevolezza rispetto a ciò che si nasconde dietro ai vestiti che indossiamo e dell’impatto globale della moda, seconda industria più inquinante al mondo dopo quella petrolifera. L’obiettivo è catalizzare un cambiamento positivo nella moda e dimostrare come un nuovo modello economico ed un consumo responsabile siano possibili, attraverso la valorizzazione di realtà che realizzano capi secondo una filiera etica, come avviene nel Commercio Equo e Solidale.
La campagna pone a tutti una semplice domanda: “Chi ha fatto i miei vestiti?”. Per rispondere basterà indossare gli abiti al contrario, con l’etichetta bene in vista, fotografarsi e condividere le foto attraverso i social media con l’hashtag #WhoMadeMyClothes, taggando i grandi marchi della moda e condividendo le loro risposte. A questo link si può scoprire cosa fare per partecipare.
Per prendere posizione contro la fast fashion e la moda “usa e getta”, la campagna propone inoltre alle persone di raccontare la propria “Fashion Revolution Story”, una storia legata ad un capo di abbigliamento a cui si è particolarmente affezionati e da cui non ci si separerebbe mai.
Cuore della Fashion Revolution Week sarà un grande evento giovedì 27 aprile a Milano, nel suggestivo spazio NonostanteMarras, concept store del designer e artista Antonio Marras. In questa occasione, un inedito monologo dell’attrice Lella Costa inviterà a riflettere sul delicato ruolo dell’industria della moda nella rete economico-sociale globale. Faranno da cornice all’evento diverse realtà virtuose nel campo della moda etica e dell’innovazione, impegnate con modi e mezzi diversi a catalizzare cambiamento nell’industria: Auteurs du Monde, la linea di Moda Etica di Altromercato, Cangiari,Lablaco, Le Club Eco, Teeshare e Wråd.
Tanti gli eventi previsti in tutta Italia, grazie alla collaborazione della rete di Botteghe Altromercato su tutto il territorio nazionale. (a questo link il calendario delle iniziative)
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#FashRev #whomademyclothes