La cosmetica Bio rappresenta ancora una nicchia di mercato ma sta vivendo negli ultimi anni una crescita sorprendente: la crisi dei consumi non ha potuto frenare la curiosità dei consumatori e delle consumatrici che hanno deciso di abbandonare la cosmetica tradizionale. Il motivo? Stare bene con se stessi e con l’ambiente che ci circonda.
La principale fiera internazionale specializzata Bio-Fach (a Norimberga dal 16 al 19 febbraio 2011) continua a mostrare segnali di forte crescita. Il numero di aziende con certificazione Bio in Italia sta aumentando. Alessandro Spadoni, responsabile dell’area Bio-ecocosmetica di ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) afferma che in un anno i prodotti cosmetici “BioEcologici” garantiti da ICEA sono aumentati del 23% (nel 2010 se ne contano ben 2.847) come anche il numero totale di aziende certificate (nel 2010 sono circa 160, tra i nomi più noti Erbolario e Bottega Verde).
VIDEO ICEA http://www.youtube.com/watch?v=6S_bKItYH5w
Le multinazionali della cosmetica non stanno a guardare: L’Oréal nel 2006 ha acquisito Sanoflore, un laboratorio di cosmetica biologica nato nel 1986 nel Parco Nazionale del Vercors, in Francia. Sanoflore è ad oggi l’unica marca del gruppo con un’estrazione Bio che risponde ad uno dei marco-trend del mercato. Ad oggi il peso in termini di vendite è ovviamente contenuto rispetto ai grandi marchi del gruppo come Vichy, Lancome e L’Oréal Paris, ma le prospettive di crescita future fanno ben sperare. I prodotti Sanoflore possono essere acquistati in farmacia, il canale che cresce di più a livello mondiale (+15% nell’ultimo anno): secondo L’Oréal è lì che un consumatore può acquistare con fiducia un prodotto biologico, supportato dai consigli e dalla professionalità del farmacista.
Matteo Cuomo, Responsabile Marketing Sanoflore per il marcato italiano, ci racconta che “il segmento della cosmetica biologica ha un peso diverso a seconda dei paesi. In Francia e in Germania il tasso di penetrazione è di circa il 16-17%, contro una media italiana che si attesta intorno al 6-7%: ci sono però alcune categorie (prodotti per il corpo) e alcuni target (le famiglie con figli) dove la penetrazione è più elevata. Certamente i mercati tedeschi e francesi sono i più sviluppati in Europa: qui la sensibilità bio del consumatore è maggiormente sviluppata in tutti i settori e non solo nella cosmetica. In Francia le consumatrici sono triplicate negli ultimi 2 anni, passando dal 5% al 18%”.
Cosa distingue Sanoflore dagli altri marchi sul mercato? Il controllo totale della filiera e il rispetto della biodiversità attraverso la coltivazione di piante ormai poco utilizzate e la promozione della policoltura presso i fornitori di materie prime. Nella maggioranza dei casi queste materie prime provengono dal partner storico, SICA Bioplantes, un gruppo di 45 piccoli produttori locali.
Cosa possiamo aspettarci dalla cosmetica Bio nei prossimi anni? Secondo Matteo Cuomo “la cosmetica biologica sta diventando sempre più una cosmetica green rivolta al futuro, dove il Bio e gli oli essenziali, in particolare, si rivelano un terreno fertile per competere con la ricerca tradizionale e gli ingredienti di sintesi. La grande forza della cosmetica Bio oggi è questa: dimostrare scientificamente di poter sostituire gli ingredienti di sintesi con ingredienti attivi di origine vegetale, altrettanto efficaci e tollerabili. Gli oli essenziali più efficaci potrebbero in futuro essere impiegati in altri prodotti della cosmetica tradizionale”. Insomma, sembra proprio che il segreto della crescita sia nelle piante.
L'articolo è stato pubblicato anche su www.affaritaliani.it
http://www.affaritaliani.it/green/cosmetica_bio280710.html
No comments:
Post a Comment